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E’ parte della dichiarazione dei consiglieri comunali de La Città delle Persone dopo l’annuncio dell’aumento delle tariffe Tari, soprattutto per le famiglie

“A Pisa la maggioranza che sostiene Conti ha votato l’aumento della Tari per famiglie e imprese. Per quanto l’ammontare complessivo delle entrate tariffarie TARI dipenda dal metodo di calcolo ARERA determinato a livello nazionale, crediamo che un’Amministrazione comunale abbia dei margini e il dovere di intervenire per redistribuire equamente o compensare gli aumenti tariffari in una fase così critica, aumenti che a Pisa, per l’anno 2024, graveranno proprio sui nuclei familiari più numerosi e più in difficoltà”. Lo dichiarano in una nota i consiglieri comunali de La città delle persone Paolo Martinelli, Gianluca Gionfriddo ed Emilia Lacroce. “Partiamo da alcuni elementi oggettivi – proseguono i consiglieri – che suscitano molta preoccupazione. Il Piano Economico Finanziario prevede che nel 2025 l’aumento delle tariffe arriverà a 39 milioni, cifra maggiore di circa 5 milioni dell’aumento già previsto per il 2024, e che il recupero dell’evasione fiscale sarà ancora minore. Ci sarà dunque un ulteriore aumento percentuale delle tariffe e ancora nessuna prospettiva di variazione del regolamento per tutelare le fasce più deboli. Si parla poi di un aumento dei costi industriali e, di conseguenza, delle tariffe, legato a servizi in più, ma non si capisce quali siano questi servizi aggiuntivi su cui si intende investire. Ecco perché abbiamo chiesto maggiore trasparenza sulla determinazione delle tariffe, con un ordine del giorno che ci è stato bocciato. Infine, non c’è nessun passo concreto nella direzione di trasformare la TARI da una tassa preventiva a una consuntiva, tramite il passaggio a tariffazione puntuale, ossia secondo il principio che chi produce più rifiuti paga di più. Tale principio permetterebbe non solo un sistema più preciso di calcolo delle tariffe, ma anche più equo, e lo sosteniamo con forza. Sappiamo bene che le tariffe sono legate all’ATO e alla società di gestione, la Geofor, per quanto riguarda l’andamento dei costi industriali, dei macchinari e del personale, ma il Comune può bilanciare gli aumenti o inserire agevolazioni, tramite regolamenti da approvare in sede di bilancio preventivo o tramite azioni di bonus sociali. La definizione delle tariffe, che la destra ha approvato nell’ultimo Consiglio, e gli interventi sul regolamento per eventuali agevolazioni, sono passaggi che andavano fatti entro dicembre scorso, quindi la verità è che siamo in ritardo e ci troviamo così di fronte ad aumenti che pesano in larga parte sulle utenze domestiche, in particolare delle famiglie numerose. A tal proposito, abbiamo infatti presentato in Consiglio un ordine del giorno che è stato bocciato dalla maggioranza, riferito al sostegno strutturale per le famiglie numerose tramite variazione del regolamento di determina delle tariffe. Il Comune non ha giocato la parte che doveva per tutelare le famiglie e le imprese pisane dagli ennesimi aumenti, dopo aver rifiutato un criterio di progressività fiscale che chiediamo pubblicamente da mesi e che tutelerebbe i cittadini più in difficoltà” concludono Martinelli, Gionfriddo e Lacroce.

 

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