La stagione drammatica della Salernitana è arrivata agli sgoccioli e già dalla prossima giornata potrebbe arrivare la retrocessione matematica in Serie B. La squadra è in campo per preparare la partita di venerdì allo stadio ‘Stirpe’ contro il Frosinone con un solo risultato a disposizione per rimandare l’aritmetica: la vittoria.
Il futuro in casa Salernitana è sempre più incerto, i tifosi sono delusi dal rendimento stagionale della squadra e un cambio di proprietà è un’ipotesi da tenere seriamente in considerazione. La dirigenza ha sbagliato tantissimo, quasi tutto. L’errore più grande è stato esonerare un allenatore del calibro di Filippo Inzaghi, l’unico in grado di garantire un gioco alla squadra.
Come già specificato in un approfondimento di CalcioWeb, SuperPippo è stato l’allenatore con la media più alta, addirittura 0,62 a partita, contro il disastro delle gestioni Paulo Sousa, Liverani e Colantuono. Gran parte delle responsabilità sono anche da attribuire a Walter Sabatini, chiamato dal presidente Iervolino nel mese di dicembre e in una situazione di classifica ancora apertissima.
Gli errori di Walter Sabatini
L’impatto del direttore generale non è stato di certo positivo e risolutivo. L’ex Roma ha sbagliato praticamente tutto, a partire dalla gestione della situazione allenatore. L’esonero di Filippo Inzaghi ha condannato la squadra alla retrocessione (dopo la sconfitta contro l’Empoli la squadra ha collezionato appena 2 punti in 9 giornate) e anche sotto l’aspetto umano la situazione non è stata gestita nel migliore dei modi.
La situazione non è di certo migliorata in fase di calciomercato: gli arrivi di calciatori come Boateng e Manolas non solo non hanno portato i risultati sportivi in campo ma rischiano di condizionare pesantemente anche la condizione economica del club. La Salernitana ha strapagato calciatori nella fase finale della carriera, fuori forma e con poche possibilità di incidere a stagione in corso. Un errore che un dirigente della sua esperienza non può commettere.
Il modello in fase di mercato di riparazione è stato il Cagliari, sotto la guida di Claudio Ranieri. Il club sardo si è affidato a calciatori pronti e in grado di fare subito la differenza. L’impatto di Gaetano è stato importantissimo anche sotto l’aspetto realizzativo e Yerry Mina si è subito imposto come un ‘muro’ in fase difensiva.
Jerome Boateng e Manolas: le cifre assurde in rapporto ai minuti giocati
Jerome Boateng è stato ingaggiato dalla Salernitana per la bellezza di… 700 mila euro. “E’ arrivato un campione del mondo, un ex Bayern Monaco”, sono stati gli annunci trionfali degli addetti ai lavori. Il percorso di Boateng in granata merita pochi commenti: appena 7 presenze per un totale di 242 minuti. Boateng alla Salernitana è costato quasi 3000 euro per ogni minuto passato in campo.
La situazione non è di certo migliorata con Manolas. Secondo le prime notizie il greco avrebbe firmato un contratto da 500.000 euro fino al termine della stagione (senza considerare bonus salvezza e presenze). L’ex Roma ha collezionato in stagione 7 presenze per un totale di 471 minuti. Manolas alla Salernitana è costato poco più di 1000 euro per ogni minuto passato in campo.
La Salernitana, dunque, paga una gestione pessima nella seconda parte di stagione: dall’esonero di Pippo Inzaghi ai pieni poteri a Walter Sabatini sul fronte calciomercato.
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