Un confronto con le associazioni del territorio che si occupano di persone con disturbi dello spettro autistico, con i caregiver e i familiari per dare conto di quanto approntato finora, nell’ambito del progetto triennale, approvato e finanziato da Regione Lombardia, Autismo: dall’analisi territoriale al progetto di vita. È quanto si è tenuto nei giorni scorsi presso la Sala Ricevimenti del palazzo comunale cittadino. Ha coordinato la giornata aprendo con un intervento introduttivo il direttore sociosanitario di Asst Crema, Carolina Maffezzoni, e hanno partecipato il direttore sociosanitario di Ats Val Padana Diego Maltagliati, l’assessore al welfare del Comune di Crema Anastasie Musumary e il direttore di Comunità sociale cremasca, Davide Vighi.
Per un modello innovativo di presa in carico
Il progetto mira alla definizione di un modello innovativo di presa in carico di persone con disturbi dello spettro autistico e, a partire dalla valutazione dei bisogni reali della persona e della sua famiglia, prevede la definizione di progetti individualizzati finalizzati alla piena realizzazione del progetto di vita di ciascuno.
Per fare questo, sulla base di un accordo siglato tra i partner, si è costituita un’équipe interistituzionale che vede impegnati gruppi professionali trasversali composti da operatori dei servizi della Asst e dell’Ambito (Comune di Crema e Comunità Sociale Cremasca) attivi presso la Casa di Comunità e, in particolare, presso il Centro Multi Servizi Territoriale Autismo. Il nucleo stabile dell’équipe è composto da assistente sociale case manager di Comunità Sociale Cremasca, educatore/terapista della riabilitazione psichiatrica, assistente sociale, psicologo, medico specialista di Asst di Crema. Di volta in volta, l’équipe potrà essere integrata in base ai peculiari e specifici bisogni delle diverse persone. Il percorso può essere attivato attraverso il Punto unico di accesso situato nella Casa di comunità, ma il bisogno può essere intercettato nei diversi servizi sociosanitari o sociali del territorio e orientato verso il Pua e verso il Centro multi servizi territoriale autismo.
In rete per la continuità assistenziale
Come spiega il direttore sociosanitario di Asst Crema, Carolina Maffezzoni: “Questo progetto mira alla creazione di un modello di rete tra servizi sanitari, sociosanitari e sociali, in grado di salvaguardare la continuità assistenziale lungo tutto il percorso di vita dei soggetti interessati. Prevede inoltre un nuovo modello di finanziamento degli interventi basato sulla ricomposizione delle risorse pubbliche sociosanitarie e sociali, con ottimizzazione nella loro gestione e con possibilità di riportare nel perimetro progettuale anche le risorse private delle famiglie. Oltre a questi obiettivi specifici, il progetto ha sostenuto la strutturazione di una piattaforma informatica che, oltre ad assicurare l’interoperabilità tra i diversi attori, implementa moduli specialistici eventualmente integrabili con i sistemi informativi regionali e con il fascicolo sanitario elettronico. Il progetto presenta elementi indubbiamente innovativi, che possono essere propedeutici anche allo sviluppo di ulteriori processi di integrazione operativa tra Asst, Ambito sociale e Terzo settore”.
Per il direttore sociosanitario di Ats Val Padana Diego Maltagliati, il progetto “rappresenta un modello di intervento da rappresentare e restituire al livello regionale, non solo per l’approccio interistituzionale che prevede il coinvolgimento di tutti gli attori del territorio, ma anche per le modalità di intervento modulabili e snelle, capaci di rispondere alle esigenze reali delle persone”.
Uno snodo fondamentale
Soddisfazione anche da parte dell’assessore al Welfare del Comune di Crema, Anastasie Musumary: “L’accordo – commenta – rappresenta uno snodo fondamentale per il raggiungimento dell’integrazione delle risorse socio sanitarie e sociali, passaggio ormai imprescindibile per l’efficacia degli interventi di sostegno, cura e aiuto. Le prime diagnosi di autismo risalgono a una decina di anni fa. Oggi assistiamo a un aumento delle certificazioni e il territorio cremasco è fortemente caratterizzato dalla presenza di persone con diagnosi di disturbi dello spettro autistico. È necessario lavorare in sinergia e investire risorse economiche per supportare il progetto di vita di questi ragazzi”.
“Riteniamo questi investimenti particolarmente strategici – conclude Davide Vighi, direttore di Comunità Sociale Cremasca-. Per questa ragione stiamo sostenendo l’operatività anche attraverso un investimento nei processi di digitalizzazione dell’integrazione sociosanitaria”.
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