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In questo approfondimento chiariamo chi ha diritto al comma 3 della Legge 104, qual è la differenza con il comma 1 e cosa spetta (scopri le ultime notizie su Legge 104invalidità civilecategorie protettediritto del lavorosussidiofferte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Chi ha diritto al comma 3 della Legge 104 e qual è la differenza con il comma 1

Chiariamo subito chi ha diritto al comma 3 della Legge 104. La Legge numero 104 del 1992 è la normativa di riferimento per coloro che affrontano disabilità, fornendo diverse forme di supporto.

Questa legge, nell’articolo 3 comma 1, delinea chi sono i soggetti idonei: coloro che vivono con una condizione fisica, psichica o sensoriale che limita il loro apprendimento, interazione o integrazione sul lavoro, causando un disagio sociale o emarginazione.

Tuttavia, il comma 3 dello stesso articolo specifica che la situazione diventa grave quando la disabilità riduce l’autonomia della persona a tal punto da richiedere assistenza continua. Le disabilità gravi ricevono priorità nei servizi pubblici.

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Per valutare il grado di invalidità ai fini dell’invalidità civile, ci si riferisce alle tabelle stabilite dal decreto ministeriale del 5 febbraio 1992.

Queste tabelle valutano l’impatto della disabilità sulla capacità lavorativa e la traducono in percentuali di invalidità civile. Per poter accedere ai benefici della Legge 104, è richiesta una percentuale di invalidità civile superiore a un terzo. Praticamente, fino al 33% di invalidità riconosciuta, non si ottengono benefici.

Per determinare se si soddisfano i requisiti della Legge 104, una Commissione medica dell’ASL eseguirà esami clinici e medici. In base alla gravità della condizione accertata, la Commissione assegnerà una percentuale di invalidità, che determinerà i benefici a cui si ha diritto:

Ma quando si considera che una condizione raggiunge il livello di gravità indicato nel comma 3 dell’articolo 3 della Legge 104?

Secondo quanto stabilito dall’INPS, alcune patologie, se la percentuale di invalidità supera il 33%, danno diritto alla Legge 104. Queste includono patologie cardiovascolari, malattie dell’apparato digerente e malattie neurologiche.

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Come si valuta il grado di disabilità

Per valutare il grado di invalidità, come abbiamo già accennato, si fa riferimento alle tabelle del decreto ministeriale del 5 febbraio 1992, le quali mostrano quali patologie causano una significativa riduzione della capacità lavorativa.

Ad esempio, per le patologie cardiovascolari, si riconosce un’invalidità dal 81% al 100% per aritmie gravissime o dal 71% all’80% per miocardiopatie con grave insufficienza cardiaca. Per le malattie dell’apparato digerente, la percentuale va dal 61% al 100% per le malattie infiammatorie croniche intestinali di III e IV classe.

Nel caso delle malattie neurologiche, per esempio il morbo di Alzheimer, l’invalidità riconosciuta varia dall’81% al 100%, a seconda della gravità valutata tramite il C.D.R. (Clinical Dementia Rating).

Ad esempio, per i casi con demenza lieve (C.D.R. 1), l’invalidità va dall’81% al 90%, mentre per i casi di demenza da moderata a terminale (C.D.R. da 2 a 5), si riconosce un’invalidità del 100%.

La Commissione medica valuta ogni caso individualmente per stabilire il grado di invalidità, considerando lo stato di salute generale del soggetto. Pertanto, non è possibile determinare in anticipo quando si raggiunge il livello di gravità richiesto dalla Legge 104. È consigliabile consultare un medico o l’INPS per informazioni specifiche sulla propria situazione.

Cosa spetta a chi ha diritto al comma 3 della Legge 104

Per chi ha diritto al comma 3 della Legge 104, non è previsto un vantaggio economico, ma vantaggi di tipo assistenziale.

Eccoti intanto una tabella riassuntiva con tutto quello che spetta a chi ha diritto al comma 3 della Legge 104:

Tipo di agevolazione con il comma 3 della Legge 104 Caratteristiche e requisiti
Agevolazioni per l’acquisto dell’auto – Sordi o non vedenti; disabili con handicap psichico o mentale con indennità di accompagnamento; portatori di handicap grave con limitazioni nella deambulazione.
– Familiari che hanno fiscalmente a carico una persona disabile possono richiederle
– Detrazione 19% su costo acquisto/riparazione, IVA 4%, esenzione bollo e passaggio di proprietà.
IVA e IRPEF per acquisto sussidi tecnici e informatici – Disabili gravi secondo la legge 104/92, art. 3 comma 3.
Certificato medico richiesto.
– Detrazione IRPEF del 19% fino a 2.840 euro.
– Familiari a carico possono beneficiare.
Detrazioni spese sanitarie – Detrazioni IRPEF del 19% sulle spese mediche oltre la franchigia di 129,11 euro.
– Include trasporto in ambulanza, acquisto di poltrone per inabili e mezzi di accompagnamento.
Detrazioni IRPEF per assistenza personale – In caso di non autosufficienza.
– Detrazione 19% fino a 2.100 euro, reddito sotto i 40mila euro.
– Deduzioni per contributi previdenziali di addetti ai servizi domestici fino a 1.547,37 euro.
Detrazioni per eliminazione barriere architettoniche – Detrazione IRPEF del 50% su un massimo di 96.000 euro.
– Per installazione di ascensori, rampe, strumenti di mobilità.
– IVA agevolata al 4% sui servizi di appalto.
Detrazioni fiscali per figli con disabilità – Maggiorazione delle detrazioni per figli con handicap.
– Importi maggiorati a 620 euro (sotto i 3 anni) e 1350 euro (sopra i 3 anni).
Esenzione ticket, sconti bollette, contrassegno e collocamento mirato – Riduzione 50% telefonia fissa, esenzione ticket sanitario, contributo ASL del 20% per adattamenti veicoli, accesso a liste di collocamento obbligatorio.
Agevolazioni lavorative Permessi retribuiti, congedo straordinario, scelta sede di lavoro e rifiuto trasferimento per portatori di handicap grave e familiari.
Assegno Unico maggiorato – Erogato senza limiti di età, importi variabili in base al grado di disabilità.
– Maggiorazioni fisse e transitorie per nuclei familiari con figli disabili.
Tabella riassuntiva di tutti i benefici destinati a chi ha diritto al comma 3 della Legge 104

Andiamo a vedere nel dettaglio ognuna di queste agevolazioni.

Agevolazioni fiscali e sanitarie

Agevolazioni per l’acquisto dell’auto

Tra le più importanti agevolazioni fiscali con il comma 3 della Legge 104/1992, abbiamo innanzitutto le agevolazioni per l’acquisto dell’auto.

Per ottenere queste agevolazioni, però, devi essere:

  • persona disabile grave con limitazione delle capacità di deambulazione, affetta da pluriamputazioni ovvero con ridotte o impedite capacità motorie.

Le agevolazioni auto possono essere richieste anche dai familiari che hanno il disabile fiscalmente a carico e consistono in:

  • detrazione pari al 19% del costo sostenuto per l’acquisto o la riparazione di un mezzo di locomozione, calcolato su una spesa massima di 18.075,99 euro;
  • IVA al 4% per l’acquisto di automobili nuove o usate, entro determinati limiti di cilindrata;

Agevolazione IVA e IRPEF per acquisto sussidi tecnici e informatici

Le persone riconosciute come disabili gravi secondo la Legge 104/92, articolo 3 comma 3, hanno diritto a un’IVA agevolata al 4% sull’acquisto di sussidi tecnici e informatici.

Questi strumenti, come computer, touch screen e telefoni cellulari, sono essenziali per la riabilitazione e la comunicazione.

Per ottenere l’agevolazione, è necessario ottenere un certificato medico e le spese possono essere detratte dall’IRPEF con un rimborso del 19% fino a 2.840 euro.

I familiari a carico del disabile possono anch’essi beneficiare di questa agevolazione.

Detrazioni spese sanitarie

Tra le agevolazioni che si possono ottenere con la Legge 104 art. 3 comma 3 ci sono poi le detrazioni delle spese sanitarie.

Hai diritto a detrazioni IRPEF calcolate sul 19% del costo sostenuto per le spese mediche e per l’acquisto di mezzi di ausilio eccedenti alla franchigia di 129,11 euro.

Tra gli oneri a cui si applica integralmente la detrazione del 19% ci sono:

Detrazioni IRPEF sulle spese per assistenza personale

Le agevolazioni Legge 104 art. 3 comma 3 riguardano anche le detrazioni IRPEF sulle spese per assistenza personale nei casi di non autosufficienza.

La detrazione del 19% si applica su un importo non superiore a 2.100 euro e a condizione che il reddito complessivo del contribuente non superi i 40mila euro.

Sono inoltre deducibili dal reddito i contributi previdenziali versati per gli addetti ai servizi domestici e familiari del portatore di handicap grave, come colf e badanti, fino a un massimo di 1.547,37 euro.

Oltre alla detrazione del 19% è possibile anche attivare la deduzione dal reddito complessivo dei contributi assistenziali e previdenziali versati per eventuali lavoratori domestici.

La parte dei contributi in deduzione è solo quella a carico del datore di lavoro (la persona con disabilità o un suo familiare) fino all’importo massimo di 1.549,37 euro.

Chi ha diritto al comma 3 della legge 104
Chi ha diritto al comma 3 della Legge 104. Nella foto: una lente di ingrandimento e foglietti con tanti punti interrogativi.

Detrazioni per le spese per eliminazione delle barriere architettoniche

Tra le agevolazioni Legge 104 art. 3 comma 3 è prevista anche una detrazione a fini IRPEF del 50% per l’abbattimento delle barriere architettoniche, da calcolare su un importo massimo di 96.000 euro, se la spesa è sostenuta nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2024.

Questa detrazione riguarda le spese sostenute per l’installazione di ascensori, montacarichi ed elevatori esterni all’abitazione, la sostituzione di gradini con rampe, sia negli edifici sia nelle singole unità immobiliari e la realizzazione di strumenti che favoriscono la mobilità interna ed esterna delle persone portatrici di handicap grave attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo tecnologico.

La detrazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo, nell’anno in cui è stata sostenuta la spesa e nei successivi.

Inoltre, è possibile applicare l’aliquota IVA agevolata del 4% per le prestazioni di servizi relativi all’appalto di questi lavori.

Detrazioni fiscali per figli con disabilità

Rientrano tra le spese agevolate con la Legge 104 comma 3 anche le detrazioni per figli con disabilità.

Chi ha un figlio a carico con disabilità riconosciuto dalla Commissione medico legale dell’ASL, ha diritto a una maggiorazione nel calcolo delle detrazioni fiscali.

La detrazione base, infatti, prevede un importo pari a 220,00 euro per figli con età inferiore a tre anni e di 950 euro per figli con età pari o superiore a tre anni. Con la maggiorazione di 400 euro prevista per i figli portatori di handicap, i valori salgono a:

  • 1. 620 euro per i figli minori di tre anni;
  • 1350 euro per figli con età pari o superiore a tre anni.

Il calcolo della detrazione effettivamente spettante avviene moltiplicando la detrazione base per il risultato di (95.000 – reddito complessivo del contribuente) / 95.000).

Esenzione ticket, sconti bollette e contrassegno

Ci sono anche altre agevolazioni con la Legge 104 comma 3. Quelle più rilevanti sono:

Agevolazioni lavorative

Oltre alle agevolazioni fiscali e sanitarie, la persona disabile grave può beneficiare di agevolazioni lavorative, non concesse alle persone disabili senza connotazione di gravità.

Queste agevolazioni consistono in:

  • accesso alle liste del collocamento mirato, con una percentuale di invalidità pari o superiore al 45%.

Altre agevolazioni

Assegno Unico maggiorato

Per i figli con disabilità gravi e riconosciuti ai sensi della Legge 104, sono previste agevolazioni specifiche.

Dal 1° gennaio 2023, l’Assegno Unico per figli disabili è erogato senza limiti di età.

L’importo massimo per il 2024 è di 199,41 euro mensili, con maggiorazioni fisse per il grado di disabilità:

  • Disabilità grave: 95 euro.

Tali incrementi valgono per figli disabili minori e maggiorenni fino ai 21 anni. Da tale età, l’assegno è di 85 euro per ISEE fino a 17.140 euro, con riduzione graduale fino a un minimo di 25 euro per livelli superiori.

I nuclei familiari con figli disabili godono, inoltre, di una maggiorazione transitoria di 120 euro nel 2023 e 2024, se nel 2021 hanno percepito gli assegni al nucleo familiare (ANF).

FAQ sul comma 3 della Legge 104

Come ottenere le agevolazioni con l’art 3 comma 3 della Legge 104?

Per ottenere le agevolazioni devi essere stato riconosciuto l’handicap grave da una Commissione medico legale dell’ASL, integrata da un medico dell’INPS.

L’iter di riconoscimento dell’invalidità è abbastanza articolato e prevede i seguenti passaggi:

  • La convocazione alla visita per l’accertamento dell’handicap da parte della Commissione medico legale
  • Il rilascio del verbale di visita con l’indicazione, in caso di handicap grave, della dicitura “disabile ai sensi dell’articolo 3 comma e Legge 104/1992”.

Cosa stabilisce l’art 3 comma 3 della Legge 104?

Il riconoscimento della Legge 104 articolo 3 definisce lo stato di handicap grave ovvero i casi in cui la disabilità è caratterizzata da particolare gravità.

La Legge 104/1992 stabilisce quanto segue:

Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale e in quella relazionale, la situazione assume connotazione di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici”.

Quindi, secondo la normativa, si considera persona con handicap grave la persona che presenta “una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che comporta una difficoltà di inserimento sociale e determina una conseguente processo di svantaggio sociale o di emarginazione”.

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