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Superbonus – Interno18.it (Fonte Depositphotos)

Superbonus, per milioni di italiani sta arrivando l’ennesima mazzata: le previsioni fino al 2026 preannunciano un autentico salasso.

Come specificato anche dal portale di Agenzia delle Entrate, il famigerato Superbonus di cui solo alcuni cittadini hanno beneficiato consiste in un’agevolazione fiscale disciplinata dall’articolo 119 del decreto legge 34/2020, e promette una detrazione pari al 110% delle spese sostenute per determinati interventi.

Esse, nello specifico, devono essere orientate all’efficientamento energetico degli edifici dei richiedenti, al consolidamento statico oppure alla riduzione del rischio sismico delle strutture coinvolte.

Inoltre, l’agevolazione copre anche l’installazione di pannelli fotovoltaici, nonché delle infrastrutture per la ricarica degli ormai diffusissimi veicoli elettrici.

Come ampiamente anticipato dal Governo Meloni, però, questa pioggia massiva di denaro nei confronti di pochi beneficiari avrà una ricaduta catastrofica sulle spese statali, e dovrà essere tamponata almeno fino al 2026 con contromisure assolutamente drastiche. Vediamo nel dettaglio la prospettiva per gli anni a venire.

Superbonus: l’agevolazione lascia l’Italia in mutande di tela

L’ufficio parlamentare di Bilancio nella ultime ore ha bocciato il Superbonus introdotto dal Governo Conte, e si prepara a un severo gire di vite sui prossimi bonus edilizi e fiscali. Il documento denuncia inoltre che i costi dell’agevolazione – che comprende anche il Bonus facciate – finiranno per pesare sul debito pubblico totale fino al 5%.

Riporta il portale “Today”: “A un impatto in media annuo pari allo 0,5% del PIL nel triennio 2021-2023, seguirà un onere più elevato, pari a circa l’1,8% in quello successivo“. In poche parole, il debito preesistente si trascinerà dal 2024 al 2026, e l’esecutivo Meloni sta ragionando su come razionalizzare le spese per l’efficientamento degli edifici richiesto dall’Unione Europea, che da oggi ricadranno più pesantemente sulle tasche degli italiani. La spesa a carico dello Stato, infatti, avrebbe “eliminato di fatto il contrasto di interessi tra acquirente e fornitore“, e misure come lo sconto in fattura e la cessione del credito hanno allargato la platea dei beneficiari, estendendola anche agli incapienti. In buona sostanza, dai prossimi mesi in avanti i richiedenti saranno sottoposti a controlli capillari, e i fondi verranno assegnati solo in seguito al soddisfacimento dei nuovi requisiti stabiliti.

Installazione di pannelli solari - Interno18.it
Installazione di pannelli solari – Interno18.it (Fonte Depositphotos)

Nuovi controlli per i richiedenti dei Bonus

Persino i millantati effetti positivi del Superbonus sull’economia italiana sembrano aver disatteso le aspettative e, come rilevato dall’Istat, la bolla edilizia sta subendo da mesi una flessione. A febbraio, infatti, è stata registrata una decrescita nell’intero comparto pari al 3,9%.

L’assegnazione di ogni incentivo futuro, di conseguenza, risulterà assolutamente selettiva, e verrà approvata solo dopo controlli certosini sul richiedente e sui lavori previsti sull’immobile. I tecnici stanno infatti suggerendo ai legislatori di mettere a punto un sistema di monitoraggio in intere ed ex post per valutare l’andamento delle spese e l’efficacia delle misure, e seguiranno i lavori costantemente.

 

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