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L’acquisto della stufa a pellet dà diritto a una detrazione fiscale pari al 50% del suo costo, sia nel caso in cui si stanno effettuando dei lavori di ristrutturazione che interessano l’intero immobile, sia quando si vuole modificare solo l’impianto di riscaldamento introducendo questa soluzione energetica efficiente e sostenibile. Trasformare la propria abitazione, rendendola più funzionale e confortevole senza affrontare costi eccessivi diventa realtà grazie alla possibilità di ottenere benefici imperdibili sulla stufa a pellet con la detrazione sul 730.

Come scaricare una stufa a pellet: fai una scelta consapevole

Quando ci si ritrova a scegliere un’alternativa efficiente e rispettosa dell’ambiente per il riscaldamento della propria casa, le stufe a pellet emergono come una delle opzioni più popolari tra i consumatori consapevoli. L’utilizzo di combustibili fossili consente di ridurre notevolmente l’impatto ambientale: l’utilizzo di materiali naturali e rinnovabili, come segatura e legno, consente di minimizzare le emissioni nocive nell’aria senza rinunciare al comfort.

Oltremodo, le detrazioni fiscali su stufe a pellet permettono di risparmiare sui costi di acquisto e beneficiare di un incentivo economico esclusivo per chi sceglie di investire in soluzioni di riscaldamento sostenibile. Ma a cosa fanno riferimento le detrazioni su stufe a pellet? Si tratta di agevolazioni che il governo prevede per chi affronta opere di riqualificazione energetica degli edifici. In particolare, l’articolo 16-bis del TUIR, Testo Unico delle Imposte sui Redditi, prevede una detrazione delle spese effettuate per interventi volti all’installazione di impianti che utilizzano fonti di energia rinnovabile. Tra questi rientrano tutti quelli di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore che sfruttano biomasse combustibili. L’acquisto di una stufa a pellet prevedeva una detrazione sul 730 già nel 2023, questa è stata riconfermata anche per il 2024.

L’ecobonus prevede diverse agevolazioni nel caso di riqualificazione energetica degli immobili:

  • detrazione sulla stufa a pellet pari al 50% qualora gli interventi di miglioramento energetico interessino solo l’impianto di riscaldamento;
  • detrazione sulla stufa a pellet pari al 65% se la riqualificazione energetica è destinata all’intero immobile.

In entrambi i casi il costo della stufa non può superare i 30.000 euro totali.

Nel caso di installazione della stufa a pellet durante un progetto di ristrutturazione, è possibile beneficare di una riduzione del 50% calcolata su un importo massimo di 96.000 euro all’anno. È possibile richiedere la detrazione stufa a pellet senza ristrutturazione grazie al bonus mobili, che prevede uno sconto del 50% su un massimale di 5.000 euro.

Un ulteriore sostegno finanziario è il Conto Termico, che consiste in un contributo in denaro al quale si ha diritto se si sostituisce un vecchio e inefficiente impianto di riscaldamento con una stufa a pellet, a patto che questa sia certificata almeno 4 stelle ambientali.

Scegliere una stufa a pellet per una detrazione sul 730 è un modo per ridurre i costi del nuovo impianto e contribuire attivamente alla riduzione dell’impatto ambientale.

Come ottenere la detrazione fiscale sull’acquisto della stufa a pellet: i requisiti

Per beneficiare della detrazione stufa a pellet su 730 è essenziale rispettare dei precisi criteri ed essere in possesso di tutta la documentazione che attesti la conformità alle normative vigenti. Tra i requisiti richiesti:

  • il richiedente deve possedere un reddito superiore al valore dello sconto fiscale a cui ha diritto;
  • l’impianto acquistato deve essere conforme agli standard previsti dalla legge;
  • l’acquisto della stufa a pellet per la detrazione sul 730 deve essere effettuato attraverso un metodo di pagamento tracciabile come il bonifico parlante in cui vengono indicate informazioni in merito alla natura delle spese e dei lavori, oltre che i dati dell’acquirente;
  • il soggetto che richiede la detrazione deve essere proprietario o componente del suo nucleo familiare, affittuario o usufruttario dell’edificio in cui viene installato il nuovo impianto.

Inoltre, per non commettere errori è importante conoscere quali sono i documenti necessari per detrarre le spese della stufa a pellet. Fattura d’acquistocodice fiscale o partita IVA dell’acquirente e del venditore e certificazioni in merito alla fornitura e al montaggio dell’impianto, sono essenziali per ottenere la detrazione fiscale della stufa a pellet sul 730 e massimizzare il risparmio.

Da quest’anno, per ottenere la detrazione stufa a pellet nel 730 occorre presentare domanda al portale online dell’ENEA, agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Durante la compilazione il richiedente deve indicare i suoi dati e informazioni relative all’immobile e agli interventi effettuati.

Come scaricare sul 730 la stufa a pellet? Consigli utili per non sbagliare

Compilare il modello 730 nel modo corretto è lo step fondamentale per ottenere la detrazione stufa a pellet 2024 rispettando le direttive dell’Agenzia delle Entrate. Questo documento rappresenta il mezzo attraverso il quale si può richiedere il rimborso delle spese sostenute e beneficiare delle agevolazioni previse.

Specificare accuratamente tutte le informazioni necessarie consente all’Agenzia delle Entrate di verificare se i requisiti sono stati rispettati e procedere con l’emissione del rimborso. Occorre inserire i dati relativi alla stufa a pellet, per la detrazione sul 730, nel rigo E61 della IV sezione, dedicata alle spese relative a interventi di risparmio energetico, oppure nel rigo E41 della III sezione nel caso di acquisto effettuato durante interventi di ristrutturazione.

Prima di presentare la dichiarazione dei redditi con il modello 730 è consigliabile verificare di aver compilato ogni campo in modo corretto. Questo non solo assicura di ottenere le detrazioni previste, come quella relativa alla stufa a pellet, ma anche di evitare possibili inconvenienti o sanzioni.

 

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