Nella seduta del 30 aprile scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato la bozza del decreto Coesione che definisce una serie di azioni a sostegno dell’avvio di attività imprenditoriali e libero professionali, nell’ambito della strategia nazionale delle politiche attive del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Tali azioni sono finanziate a valere sul Programma nazionale Giovani, donne e lavoro, nel rispetto delle procedure, dei vincoli territoriali e dei criteri di ammissibilità del predetto Programma, e a valere sulle risorse della Misura 5 del Pnrr dedicate alle politiche attive collegate al programma GOL “Garanzia di occupabilità dei lavoratori”.
Entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto legge, con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro degli affari europei, il sud le politiche di coesione e il Pnrr saranno definite le modalità e i termini per l’attivazione di due specifiche iniziative denominate, rispettivamente, autoimpiego centro nord Italia e Resto al Sud 2.0, a supporto dell’inserimento al lavoro mediante l’autoimpiego nelle regioni del centro nord e del mezzogiorno d’Italia.
Sono ammissibili le iniziative economiche finalizzate all’avvio di attività imprenditoriali e libero professionali, in forma individuale o collettiva, ivi comprese quelle che prevedono l’iscrizione ad ordini o collegi professionali.
- Autoimpiego centro nord Italia
Ai beneficiari sarà concesso un voucher di avvio in regime “de minimis”, non soggetto a rimborso, per un importo massimo:
- 30.000 euro utilizzabile per l’acquisto di beni, strumenti e servizi;
- 40.000 euro nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico;
- 50.000 euro per le attività localizzate nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e 2016.
È inoltre prevista la concessione di un aiuto in regime “de minimis” consistente in un contributo a fondo perduto:
- fino al 65% dell’investimento per programmi di spesa di valore non superiore a 120.000 euro;
- fino al 60% per programmi di spesa oltre i 120.000 euro e fino ai 200.000 euro.
- Resto al Sud 2.0
Ai beneficiari sarà concesso un voucher di avvio in regime “de minimis”, non soggetto a rimborso, per un importo massimo:
- 40.000 euro utilizzabile per le attività aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno e le attività aventi sede legale nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016;
- 50.000 euro nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno;
È inoltre prevista la concessione di un aiuto in regime “de minimis” consistente in un contributo a fondo perduto:
- fino al 75% dell’investimento per programmi di spesa di valore non superiore a 120.000 euro;
- fino al 70% per programmi di spesa oltre i 120.000 euro e fino ai 200.000 euro.
Soggetti beneficiari
Sono destinatari dell’intervento:
- giovani di età inferiore ai 35 anni;
- disoccupati da almeno dodici mesi;
- persone in condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale e discriminazione;
- persone inattive, come definite dal Piano nazionale giovani, donne e lavoro;
- donne inoccupate, inattive e disoccupate;
- disoccupati beneficiari di ammortizzatori sociali (GOL).
* Marco Saracino è partner dello Studio Saracino in via Piave 47 a Bitonto
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