MAGLIE – Sedici scalini da percorrere senza la possibilità di utilizzare un ascensore, poiché inesistente. Questa è la storia del 22enne magliese Angelo Greco, affetto da una disabilità motoria che gli impedisce di salire e scendere autonomamente le scale del suo condominio.
Sin da piccolo Angelo vive al primo piano in quello stesso edificio Arca Sud. Con il passare degli anni, però, le difficoltà sono aumentate esponenzialmente: il suo fisico è cresciuto così come l’età e gli acciacchi dei propri genitori, che ora non possono più aiutarlo a muoversi frequentemente come quando era bambino. Ne consegue che in alcuni giorni Angelo è “murato” in casa.
Un paradosso per lui, ragazzo pieno di vita, sportivo di boccia paralimpica nella società Lupus 2014, ed attivista impegnato per il sociale. Angelo, infatti, è riconosciuto garante per i diritti delle persone con disabilità di Maglie nonché presidente della “Chi non si ferma è perduto Odv – Ets”, associazione nata al fine di promuovere l’eliminazione delle barriere architettoniche.
La mancanza di un ascensore, ancora nel 2024, si ripercuote durante la vita di tutti giorni anche quando lui e la sua famiglia fanno di tutto per oltrepassare i limiti fisici. Il 22enne, infatti, può contare su un’auto adibita per le proprie esigenze, ma che non è sempre raggiungibile, e sull’affetto di diversi amici. Alcuni di questi, però, non possono fargli visita essendo anche loro diversamente abili.
La speranza tradita
Negli ultimi anni si era fatta strada la possibilità di poter usufruire del bonus Barriere architettoniche. Nel caso di Angelo una soluzione potenzialmente valida per facilitare l’installazione del tanto famigerato ascensore. “Avevo intravisto la luce” confida il giovane in una conversazione a tu per tu.
La speranza, però, è stata interrotta recentemente con l’eliminazione della misura da parte del governo nazionale. Una vera e propria “mazzata” per il 22enne, che da tempo si batte per i suoi diritti ma anche per quelli di chi versa nelle medesime condizioni.
Da quì l’idea di affidarsi ai social, dove ha condiviso un video per esporre le proprie difficoltà e tutta l’amarezza per il bonus non più esistente. “Sono agli arresti domiciliari ma senza aver commesso alcun delitto o reato – afferma nella clip -. Il governo parla di taglio, io sinceramente parlo di taglio alla mia libertà”.
La denuncia di Angelo – GUARDA IL VIDEO
Con un linguaggio semplice, franco e diretto il giovane ha fatto breccia fra gli utenti della rete, riscuotendo approvazione ed un certo rilievo mediatico.
Nessun cenno, almeno finora, è invece arrivato dalle istituzioni: nazionali, regionali o iperlocali che siano. Eppure Angelo si è sempre fatto sentire, ha manifestato più volte e con forza il proprio disagio. Ma le sue lettere non hanno ricevuto risposta e l’inclusività rimane solo una bella parola, non un fatto.
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