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Lunedì il Consiglio dei Ministri ha varato il DL Agricoltura che affronta il problema della “installazione selvaggia” del fotovoltaico a terra nelle zone agricole, ovvero l’agrivoltaico.

L’emendamento sancisce la “linea dura” nei confronti dei nuovi impianti, di fatto proibendone la realizzazione delle aree destinate alle coltivazioni, ma pone anche una serie di eccezioni che vadano a promuovere le CER e “l’agrivoltaico avanzato”, due iniziative sostenute dai fondi europei per la transizione energetica.

IL DL AGRICOLTURA TUTELA IL TERRITORIO E L’AGRISOLARE



Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha espresso soddisfazione per quanto stabilito all’interno del DL Agricoltura, definitoun decreto straordinariamente importante”.

Dopo quattro anni poniamo fine alla installazione selvaggia di fotovoltaico a terra, ovviamente con grande pragmatismo. Il decreto dice sì all’agrisolare, ai pannelli che permettono di coltivare al di sotto. Gli agricoltori potranno continuare a produrre energia.

La normativa non pone pertanto limiti e divieti assoluti, ma piuttosto punta a proteggere il territorio italiano, favorendo iniziative di coesistenza fra le attività agricole e la produzione di energia pulita.


Sebbene i dettagli sul dove porre la barra di divieto al fotovoltaico debbano ancora essere stabiliti, Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha commentato positivamente quanto deciso durante il Consiglio dei Ministri:

… Anche solo con l’istanza per avere il preventivo rispetto la TICA [ndr, Testo Integrato per le Connessioni Attive], possiamo definire gli impianti autorizzati. Chiaramente dovranno esserci degli atti regolamentari… Io ho chiesto di verificare il target d’obiettivo, quello definito nel Piano nazionale Energia e Clima, ossia un po’ meno di 40 GW (per la precisione 38 GW fotovoltaici) al 2030, tenendo conto della varie forme, fra cui il fotovoltaico a terra… [All’interno del DL] Rimane totalmente tutelato e promosso l’agrivoltaico che permetta la coltivazione sotto [i moduli… Inoltre, si è convenuto di salvaguardare tutto quello che è inerente al PNRR, e in particolare le comunità energetiche, per impianti di massimo 1 MW

DIVIETI E PERMESSI DI INSTALLAZIONE DEL FOTOVOLTAICO A TERRA



Da una parte, come accennato nei precedenti paragrafi, il DL Agricoltura sancisce una sorta di “tolleranza zero” sia rispetto la nascita di nuovi impianti fotovoltaici sia all’estensione di quelli esistenti, qualora rubino spazio alle attività agricole. Dall’altra, il divieto potrebbe potenziare lo sviluppo dell’agrivoltaico, ovvero della sinergia tra FER e coltivazioni o pastorizia, e il recupero dei terreni “non produttivi” quali siti ideali per installazioni fotovoltaiche.

Via libera quindi a parchi solari realizzati in cave, miniere, aree in concessione a Ferrovie dello Stato e ai concessionari aeroportuali, aree di rispetto della fascia autostradale (fino a 300 metri dai lati stradali) e zone interne ad impianti industriali.

In merito ai progetti precedentemente presentati e approvati, così come le CER finanziate dal PNRR, ma ancora in fase di realizzazione, il ministro Lollobrigida ha dichiarato che non verranno toccati dal DL, aggiungendo “per noi vige la certezza del diritto”.

EMERGENZA SICCITA’ E FINANZIAMENTI ALL’EX ILVA DI TARANTO



Nel decreto agricoltura trovano spazio anche misure straordinarie per risolvere l’emergenza siccità della Sicilia e norme atte a garantire la continuità operativa dell’ex Ilva di Taranto, con un finanziamento urgente di 150 milioni di euro.

Riguardo la difficile situazione in cui versa l’isola, il Governo Meloni ha deliberato lo stato di emergenza nazionale valido per i prossimi 12 mesi, accogliendo la proposta del ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci; come prima contromisura verso il “grave deficit idrico” della regione sono stati stanziati 20 milioni di euro per sostenere intervienti tempestivi e immediati. Lollobrigida ha aggiunto:

Rafforziamo il ruolo del commissario per la siccità Nicola Dell’Acqua, che ha predisposto un piano straordinario e lo autorizziamo a svolgere gli interventi di urgenza per riuscire a efficientare il sistema idrico italiano. Serve una pianificazione per affrontare in termini infrastrutturali una criticità ormai ciclica: la siccità non è un’emergenza, ogni cinque anni circa colpisce in modo devastante il nostro territorio, in questo caso la Sicilia ma è capitato ad altre regioni. Con il cambio climatico gli effetti rischiano di aumentare.

In merito all’ex Ilva di Taranto, l’Esecutivo ha approvato un terzo intervento economico volto agarantire la continuità operativa e occupazionale” dello stabilimento siderurgico, tramite lo sblocco di 150 milioni di euro. Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy ha dichiarato:

Si tratta del terzo intervento da inizio anno che ha l’obiettivo di garantire la continuità operativa e occupazionale degli stabilimenti, sostenere l’attività dei commissari e intervenire laddove la precedente gestione non ha dato seguito agli impegni a suo tempo assunti

 

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