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Boom di domande per il concorso da 564 posti in Agenzia delle dogane. In 40 mila pronti a affrontare la prova in dieci poli fieristici. Mentre sul piano della riforma delle dogane, attenzione alle ludopatie attraverso il controllo rigoroso delle distanze e verso l’estensione del Sudocu a più poli informatici doganali.

Sono queste alcune delle novità sul lavoro dell’Agenzia delle dogane spiegate dal direttore Roberto Alesse a ItaliaOggi in attuazione della riforma che sullo sdoganamento centralizzato anticipa: «una prima tappa è fissata per il 1° luglio 2024, quando lo sdoganamento centralizzato potrà essere utilizzato limitatamente alle importazioni. Il completamento del processo di implementazione è previsto, invece, per il 1° giugno 2025».

Più volte è stata evidenziata la necessità di un rafforzamento della forza lavoro per le agenzie fiscali. In questi giorni dopo molti rallentamenti l’Agenzia delle entrate ha definito la data di quando pubblicherà una graduatoria per il maxi concorso da 4000 posti. Se tutto andrà senza intoppi assumeranno entro giugno.

Voi come siete messi? Ci saranno maxi concorsi? Con che procedure?

«Proprio in questi giorni sono iniziate le preselezioni del concorso, indetto lo scorso febbraio, per 564 nuovi posti dell’Area funzionari. Sono arrivate più di 40 mila domande e i candidati sono stati convocati in dieci differenti poli fieristici distribuiti su tutto il territorio nazionale, per agevolare al massimo le procedure e la partecipazione. Saremo veloci e le assunzioni, che riguardano diversi profili professionali, saranno fatte entro fine anno. Questa nuova procedura concorsuale, altamente selettiva, si inserisce nel profondo processo di rinnovamento dell’organico e del management dell’Agenzia che ho avviato fin da quando mi sono insediato. Nel 2023, infatti, hanno preso servizio oltre mille dipendenti, tra funzionari e dirigenti. L’Agenzia si è rimessa in carreggiata, ma ha necessità, a fronte delle sue ampie competenze istituzionali, con ricadute fondamentali per l’Erario, di incrementare l’attuale dotazione organica e per questo ho scritto al vice Ministro Maurizio Leo chiedendogli di prendere in considerazione l’ipotesi di un piano di assunzioni straordinarie da autorizzare nel più breve tempo possibile. Sono fiducioso».

Che necessità di assunzioni ha l’Agenzia delle dogane rispetto agli obiettivi che deve conseguire anche in attuazione delle novità della riforma dell’Agenzia?

«Il territorio attendeva questa riforma da ben 12 anni! L’ho potuta ideare e attuare grazie al contributo dell’intera dirigenza di ruolo dell’Agenzia, che ringrazio. Abbiamo fuso tutte le competenze dell’Amministrazione e presto saremo presenti sul territorio con uffici unici e con un personale che dovrà essere necessariamente all’altezza delle aspettative dei cittadini. Le sfide che ci attendono sono immense e per questo ci serve urgentemente un ricambio generazionale anche in grado di interpretare il futuro tecnologico dell’Agenzia».

Dopo il covid c’è stato un aumento del fenomeno della ludopatia, come intendete affrontare questa emergenza?

«In verità non abbiamo dati attendibili che certificano l’aumento del fenomeno del gioco d’azzardo patologico, spesso questa credenza è basata su indagini fatte su campioni limitati. A ogni modo, il legislatore nella legge di delega fiscale del 9 agosto 2023 ha previsto il riordino della materia dei giochi pubblici. Per tutelare i soggetti più deboli si stanno predisponendo ulteriori presidi. Tra questi, un controllo ancora più incisivo da parte dell’Agenzia, l’obbligo della formazione dei gestori e degli esercenti in modo che rappresentino il primo livello di prevenzione, l’individuazione di punti di offerta tali da garantire maggiori controlli e prevenire approcci compulsivi al gioco. Ovviamente, la “madre di tutte le battaglie”, a cui stiamo già lavorando, riguarda la riforma del gioco pubblico a livello territoriale, dove, ad esempio, il tema delle cosiddette distanze è centrale per avere una normativa omogenea ovunque, anche a tutela delle categorie più fragili».

È stato approvato da poco il dlgs di riforma della normativa su Dogane e relative sanzioni. Quando finirà la sperimentazione per il Sudoco (unica interfaccia di tutte le amministrazioni per evitare ritardi negli sdoganamenti) e quando si applicherà per tutte le dogane?

«La sperimentazione del Sudocu è, attualmente, in corso in alcuni porti italiani. Immaginiamo di riuscire a tirare le prime conclusioni entro luglio e a fare il punto sulle cose che hanno funzionato e su quelle che, invece, necessitano di essere migliorate. L’estensione del Sudocu non dipende solo dall’impegno dell’Agenzia, ma anche dalla consapevolezza di tutti gli attori interessati, pubblici e privati, che si tratta di un’opportunità da non perdere per migliorare l’intero processo di ingresso via mare delle merci nell’Unione Europea. La sua efficacia non è data dalle sole formalità doganali, ma anche da tutte le attività connesse alla logistica. Inizialmente sarà possibile estendere le funzionalità del Sudocu ai porti dotati di un’infrastruttura informatica che governa la logistica portuale e in cui tutti gli attori siano disposti a investire nello strumento».

Come funzionerà lo sdoganamento centralizzato e quando sarà applicato a pieno regime?

«Lo sdoganamento centralizzato permetterà agli operatori economici la presentazione delle dichiarazioni doganali a un solo ufficio dell’Agenzia, che in generale sarà quello competente sul luogo dov’è l’operatore stesso, anche se le merci dovessero giungere presso un sito (porto, aeroporto, interporto) ricadente nel territorio di un altro ufficio doganale. Ciò migliorerà i rapporti con la dogana, in quanto l’operatore avrà un solo ufficio come interlocutore, e si garantirà in tal modo anche un maggior coordinamento delle attività di accertamento e controllo dell’Agenzia. Secondo il programma unionale una prima tappa è fissata per il 1° luglio 2024, quando lo sdoganamento centralizzato potrà essere utilizzato limitatamente alle importazioni. Il completamento del processo di implementazione è previsto, invece, per il 1° giugno 2025 e prevederà l’estensione dello sdoganamento centralizzato anche alle altre procedure doganali».

 

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