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In vista del primo maggio, la premier Giorgia Meloni ha convocato ieri, a Palazzo Chigi, i sindacati per presentare le prossime misure dell’esecutivo sul lavoro e sul fisco, che andranno oggi in Consiglio dei ministri.

All’incontro, durato circa due ore e mezza, erano presenti oltre al Presidente del Consiglio, anche Salvini, Fitto, Giorgetti (in video collegamento), Calderone, Urso, il viceministro Maurizio Leo e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Per le organizzazioni sindacali, invece, erano presenti Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cida, Cisal, Confintesa, Confsal e Usb.

Bonus per le assunzioni di giovani, donne e lavoratori svantaggiati, con sgravi per due anni; disposizioni ad hoc per favorire l’avvio di nuove attività distinte per il Centro-Nord e il Mezzogiorno; azioni per riqualificare i lavoratori di grandi imprese in crisi per favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro; un’indennità di 100 euro a gennaio prossimo per i dipendenti con redditi fino a 28mila euro con coniuge e almeno un figlio a carico, oppure per le famiglie monogenitoriali con un unico figlio a carico. 

Queste le nuove misure contenute nel decreto Coesione, con il quale il Governo punta ad accelerare l’attuazione delle politiche di coesione che prevedono per l’Italia 75 miliardi di euro, di cui 43 miliardi di risorse europee. Fondi europei che vengono assegnati al Paese ogni sette anni e che vanno spesi, destinandoli a politiche del lavoro, sociali e di sostegno alle imprese.

L’obiettivo, come spiegato dalla Meloni al tavolo con i sindacati, è da una parte quello di continuare a sostenere la crescita dell’occupazione, la riduzione della disoccupazione e degli inattivi, ovvero di coloro che non hanno un lavoro e neppure lo cercano, per farli rientrare nel mercato e, dall’altra, di difendere il potere d’acquisto delle famiglie e dei lavoratori, «segnatamente quelli più esposti».

Poco prima di questo appuntamento, sempre a palazzo Chigi, la Presidente del Consiglio e una delegazione del governo hanno incontrato Cgil, Cisl e Uil e la confederazione europea e internazionale dei sindacati per una consultazione in vista del vertice G7, in programma dal 13 al 15 giugno in Puglia. 

Come di consueto, il Labour7, il formato che riunisce le organizzazioni sindacali delle nazioni G7 e dell’Ue, partecipa ai lavori formulando raccomandazioni ai leader e ai ministri del Lavoro e presentando le priorità dell’agenda. Un’agenda che punti, come si legge nella dichiarazione, alla crescita dell’occupazione, verde e di qualità, della sicurezza sul lavoro e dei salari. 

Presenti agli incontri il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra; il Segretario Generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri e per la Cgil i segretari confederali, in sostituzione del Segretario generale Maurizio Landini, impegnato a Palermo per un’assemblea contro la mafia. 

Nel frattempo, Cgil, Cisl e Uil si preparano anche a celebrare il Primo maggio sotto lo slogan “Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale”, che li vedrà prima a Monfalcone, Gorizia, per la tradizionale manifestazione e poi a Roma per il concertone che si terrà al Circo Massimo.

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