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È pignorabile l’auto del debitore intestata a un altro. Lo ha stabilito l’ordinanza numero 26327 del 17 ottobre 2019 della Cassazione (alla fine di questo post puoi leggere la sentenza semplificata). L’Alta Corte ha confermato che l’intestazione formale a terzi non esclude il pignoramento se il veicolo è utilizzato dal debitore. Vediamo perché e quali sono le condizioni. (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Come avviene il pignoramento dell’auto

Il pignoramento di un veicolo può avvenire secondo due modalità principali: una telematica e l’altra più tradizionale.

Pignoramento telematico

Il pignoramento telematico si realizza con l’accesso al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) da parte del creditore, il quale deve ottenere una autorizzazione preliminare del presidente del tribunale. Una volta ottenuto l’accesso, il creditore verifica la presenza di veicoli intestati al debitore e, se presenti, incarica l’ufficiale giudiziario di procedere con il pignoramento. Questa comunicazione avviene direttamente attraverso il PRA ed è completamente online.

Pignoramento tradizionale

Nel metodo tradizionale, l’ufficiale giudiziario si reca personalmente alla residenza del debitore. Durante la visita, può pignorare i beni che trova, inclusi i veicoli, sempre nel rispetto dei limiti del credito vantato dal creditore.

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Si può evitare il pignoramento dell’auto?

Evitare il pignoramento di un veicolo può sembrare possibile con il trasferimento di proprietà a terzi, ma ci sono limiti a questa pratica.

Scenario di elusione del pignoramento

Immaginiamo che un ufficiale giudiziario arrivi improvvisamente per eseguire un pignoramento mobiliare. Nel frattempo, il debitore potrebbe aver trasferito la proprietà del proprio veicolo a un parente, come un cugino, credendo di evitare così il pignoramento. Tuttavia, questa mossa potrebbe rivelarsi inutile.

Esito del tentativo di elusione

Anche se il veicolo non è più formalmente registrato a nome del debitore, l’ufficiale giudiziario può ancora pignorare l’auto se scopre che il debitore la possiede fisicamente o la utilizza regolarmente. In partica si adotta il principio che “possesso vale titolo”, ovvero la presunzione di proprietà deriva dall’uso effettivo del bene.

Pignorabile l’auto del debitore intestata a un altro: la Cassazione

La Corte di Cassazione ha chiarito le regole relative al pignoramento di veicoli che, sebbene intestati a terze persone, sono in possesso del debitore.

Principio di “possesso vale titolo”

L’Alta Corte sostiene che il possesso effettivo di un bene, come un veicolo, permette al giudice di procedere al pignoramento. Questo principio, il “possesso vale titolo”, implica che chi ha il controllo materiale di un bene è presumibilmente il proprietario ai fini del pignoramento, indipendentemente da chi risulta formalmente intestatario del bene al PRA.

Trascrizione non necessaria per la validità del pignoramento

L’atto di trascrizione al Pubblico Registro Automobilistico, che indica la vendita o la donazione di un veicolo, non è quindi considerato un requisito indispensabile per la validità del trasferimento di proprietà ai fini del pignoramento. Pertanto, il giudice può ignorare la formalità della registrazione se viene dimostrato il possesso effettivo del bene.

Protezione dei terzi in buona fede

Nonostante il principio di presunzione di proprietà, esiste la possibilità per terzi, che si ritrovano in possesso del bene senza essere i debitori, di dimostrare la loro proprietà effettiva. Può essere fatto con la presentazione di prove come ricevute di pagamento o documenti che attestano un trasferimento legittimo.

Pignorabile l’auto del debitore intestata a un altro: il caso

Questo paragrafo descrive la vicenda discussa in Cassazione.

Il caso di un autosalone

La vicenda coinvolge un autosalone, dove un’ufficiale giudiziario ha pignorato una Porsche usata esposta all’interno dello showroom. Il terzo, che afferma di essere il proprietario della vettura, si è opposto al pignoramento. Sostiene di aver acquistato il veicolo solo pochi mesi prima e di averlo lasciato in conto vendita al concessionario, cambiando in seguito idea.

Difesa del proprietario e esito giudiziario

Il proprietario ha presentato l’atto di vendita e il passaggio di proprietà come prova della sua legittima proprietà. Tuttavia, i giudici hanno determinato che questi documenti non erano sufficienti per escludere automaticamente il veicolo dal pignoramento. Hanno evidenziato che la vendita di un’auto può avvenire anche verbalmente e che il consenso alla vendita può essere dimostrato attraverso vari mezzi di prova.

Questo caso specifico illustra come la presunzione di proprietà basata sul possesso effettivo possa avere la precedenza sulla documentazione formale.

A che serve la trascrizione al Pra?

Vediamo infine la funzione e l’importanza della trascrizione di un veicolo al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e come interagisce con il processo di pignoramento.

Funzione della trascrizione al PRA

La trascrizione al PRA serve soprattutto per informare pubblicamente chi sia il proprietario formale di un veicolo, ma non conferma necessariamente la proprietà effettiva ai fini del pignoramento. È utile in pratica solo a prevenire conflitti tra più parti che potrebbero aver acquistato lo stesso veicolo da un venditore fraudolento.

Limiti della trascrizione nel contesto del pignoramento

Nonostante la sua importanza come registro pubblico, la trascrizione non è decisiva per dimostrare la proprietà effettiva di un veicolo in caso di pignoramento. Il terzo, che rivendica la proprietà del veicolo, deve fornire prove concrete che dimostrino non solo l’acquisto, ma anche le ragioni per cui il debitore ha il possesso del bene nonostante non sia il titolare formale. Questo include, ad esempio, la presentazione di copie di pagamenti o documenti che attestano un trasferimento legittimo del veicolo.

La sentenza spiegata facile

Abbiamo semplificato il testo dell’ordinanza della Cassazione per rendere più agevole la lettura anche ad un pubblico che non ha dimestichezza con il linguaggio giuridico (quella intera la trovi qui sotto). Ecco cosa hanno disposto i giudici dell’Alta Corte.

Quando Me.Ca. ha fatto richiesta di pignoramento, l’ufficiale giudiziario si è recato all’autosalone Autodue s.r.l. e ha proceduto a pignorare una Porsche usata. In risposta, M.L. ha presentato un’opposizione secondo l’articolo 619 del codice di procedura civile, sostenendo di aver acquistato l’auto mesi prima e di averla lasciata in conto vendita presso l’autosalone. M.L. aggiungeva che, in attesa di trovare un compratore, l’autosalone gli aveva fornito un’Alfa Romeo come auto di cortesia.

Contestazione e decisione giudiziaria

Il tribunale di Verona ha rigettato l’opposizione di M.L., e anche la Corte d’appello di Venezia ha respinto il suo appello. M.L. ha poi fatto ricorso per Cassazione, presentando sei motivi di opposizione, mentre Me.Ca. ha presentato un controricorso. Autodue s.r.l. non ha partecipato attivamente alla difesa. Entrambe le parti hanno depositato memorie difensive.

Motivi della decisione

La Corte di Cassazione ha optato per una motivazione semplificata del provvedimento, come indicato nelle note del Primo Presidente della Corte del 14 settembre 2016 e del 22 marzo 2011. I motivi del ricorso, simili tra loro, sono stati esaminati congiuntamente.

M.L. sosteneva che la Porsche fosse ancora di sua proprietà e che quindi il suo pignoramento fosse illegittimo. Contestava inoltre la possibilità che avesse permutato la Porsche con l’Alfa Romeo, un’auto di valore inferiore, sostenendo che non vi erano prove di un passaggio di proprietà all’Autodue s.r.l.

Principi legali applicati

La sentenza ha ribadito che la trascrizione dell’atto di vendita di un veicolo nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA) non è necessaria per la validità del trasferimento di proprietà, perché è solo un mezzo per risolvere conflitti tra persone che rivendicano diritti sullo stesso bene da un venditore comune. Pertanto, un veicolo può essere legittimamente trasferito anche verbalmente, e la dimostrazione del trasferimento può avvenire con qualsiasi mezzo di prova.

Quando un veicolo viene trovato in possesso del debitore esecutato, il principio “possesso vale titolo” si applica, implicando che chi detiene fisicamente il bene è considerato il proprietario, a meno che non si dimostri il contrario. La trascrizione nel PRA, pertanto, ha solo valore indiziario e può essere valutata dal giudice insieme ad altre prove.

Conclusione del caso

La Corte d’appello, dopo una valutazione complessiva delle prove, ha giudicato che le informazioni nel PRA non fossero decisive. Di conseguenza, la Corte di Cassazione ha concluso che il ricorso era infondato e l’ha rigettato, condannando M.L. a pagare le spese legali, stabilite in 4.000 euro per compensi, oltre ad altri costi legali minori e contributi unificati come da normativa vigente.

Pignorabile l’auto del debitore intestata a un altro
Nell’immagine un uomo disperato che tenta di evitare il pignoramento della sua Porsche Carrera.

FAQ (domande e risposte)

Come avviene il pignoramento telematico dell’auto?

Il pignoramento telematico dell’auto avviene attraverso un processo digitalizzato, in cui il creditore, previa autorizzazione del presidente del tribunale, accede al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Questo accesso permette di verificare la presenza di veicoli intestati al debitore. Se veicoli vengono identificati, il creditore incarica un ufficiale giudiziario di procedere con il pignoramento, comunicando l’azione direttamente tramite il PRA, rendendo l’intero processo eseguibile online.

È possibile evitare il pignoramento di un’auto intestata ad altri?

Evitare il pignoramento tramite la semplice intestazione di un’auto a un terzo non è una garanzia sicura. Nonostante un veicolo possa essere formalmente registrato a nome di una persona diversa (ad esempio, un parente), se l’ufficiale giudiziario scopre che il debitore ne mantiene il possesso o l’utilizzo effettivo, può procedere al pignoramento. Il principio che guida questa pratica è “possesso vale titolo”, per cui il possesso effettivo del bene fa presumere la proprietà, indipendentemente dall’intestazione formale.

Che cosa stabilisce la Cassazione sull’auto del debitore intestata a un altro?

La Cassazione ha stabilito che è possibile pignorare un’auto anche se formalmente intestata a un’altra persona, se il debitore ne ha la disponibilità materiale. Il principio di “possesso vale titolo” permette agli ufficiali giudiziari di considerare chiunque abbia il controllo effettivo del veicolo come il suo proprietario ai fini del pignoramento, indipendentemente da come il veicolo sia registrato al PRA.

In che modo la trascrizione al Pra influisce sul pignoramento dell’auto?

La trascrizione di un veicolo al PRA serve principalmente come strumento di pubblicità legale e non garantisce la proprietà effettiva del bene. Per quanto riguarda il pignoramento, la trascrizione non è considerata un requisito di validità o efficacia del trasferimento di proprietà. Pertanto, un veicolo può essere soggetto a pignoramento basato sul possesso effettivo, anche se la trascrizione al PRA mostra un proprietario diverso.

Quali prove sono necessarie per escludere il pignoramento dell’auto?

Per escludere il pignoramento di un’auto, è necessario che il terzo (non il debitore) fornisca prove concrete della propria proprietà legittima e del motivo per cui il debitore possiede il veicolo. Queste prove possono includere documenti di acquisto, ricevute di pagamento, o altre evidenze che dimostrino un trasferimento legittimo del bene e che il possesso del debitore sia temporaneo o non implichi proprietà.

Perché la trascrizione al Pra non garantisce la proprietà dell’auto?

La trascrizione al PRA non è sufficiente a garantire la proprietà di un’auto perché funge solo da strumento di pubblicità legale. Non verifica la validità del trasferimento di proprietà, ma registra semplicemente la dichiarazione formale di chi sia il proprietario secondo i documenti presentati. In contesti di pignoramento, ciò che conta è il possesso effettivo del veicolo, non ciò che è documentato al PRA. Questo sistema è progettato per evitare truffe e risolvere conflitti tra parti che potrebbero avere rivendicazioni concorrenti su un veicolo venduto da un truffatore, ma non per attestare la proprietà effettiva contro le azioni di pignoramento basate sul possesso.

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