Il recente blocco della compensazione dei crediti d’imposta 4.0 è stato causato dalla necessità di rispettare le nuove disposizioni introdotte dal decreto legge 39 del 29 marzo 2023, che prevedeva una serie di comunicazioni dettagliate sull’ammontare degli investimenti e sulla ripartizione annuale dei benefici. In risposta, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emanato un decreto direttoriale che, a partire dal 29 aprile, sblocca le compensazioni per i crediti di imposta 4.0 precedentemente sospese, eccetto per gli investimenti fatti nel 2021 e 2022 se l’interconnessione è avvenuta nei due anni successivi.
La soluzione adottata per la comunicazione
Per superare i ritardi che avrebbero potuto verificarsi con la creazione di una nuova piattaforma, il ministero ha deciso di utilizzare il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per gestire le comunicazioni. Questo approccio permetterà di accelerare il processo grazie alla già esistente infrastruttura del GSE. A partire dal 29 aprile, i modelli per la comunicazione dei dati saranno disponibili online sul sito del GSE, rendendo l’intera procedura completamente digitalizzata. Tale decisione facilita notevolmente le aziende nel comunicare i dettagli degli investimenti e nel ricevere i crediti d’imposta.
Informazioni da riportare online
Il sistema prevede l’utilizzo di due modelli di comunicazione principali:
- Beni strumentali 4.0: Il primo modello è dedicato agli investimenti per l’acquisto o il leasing di beni strumentali, sia materiali che immateriali. Gli investitori devono comunicare preventivamente l’ammontare totale degli investimenti previsti dal 30 marzo 2024 e fornire una stima della ripartizione annuale del credito d’imposta che intendono fruire. Dopo il completamento degli investimenti, è necessario aggiornare le informazioni inviate precedentemente per riflettere l’effettivo esborso e l’utilizzo del credito.
- Ricerca e Innovazione: Il secondo modello si applica a cinque differenti crediti d’imposta legati a varie forme di innovazione (R&S, innovazione tecnologica, innovazione digitale 4.0, innovazione tecnologica per la transizione ecologica, design e ideazione estetica). Anche in questo caso, la comunicazione deve avvenire sia in via preventiva che al termine degli investimenti, coprendo i periodi dal 1° gennaio al 29 marzo 2024.
Dettagli sui modelli di comunicazione
- Beni Strumentali: Il modello è diviso in due sezioni principali:
- Identificazione dell’Impresa: Informazioni base sull’azienda che effettua gli investimenti.
- Dettagli degli Investimenti: Include il periodo di realizzazione, il costo totale agevolabile, il credito d’imposta complessivo e la sua ripartizione annuale fino al 2028.
- Ricerca e Innovazione: Il modello è più articolato e diviso in cinque sezioni, una per ogni tipo di credito incentivabile. Ogni sezione richiede dettagli sul periodo di realizzazione degli investimenti, il costo totale agevolabile, le spese ammissibili (dirette e infragruppo), e il calcolo finale del credito d’imposta.
L’attuazione di questi modelli risponde anche alle preoccupazioni della Ragioneria dello Stato riguardo gli effetti contabili dei vari crediti d’imposta, in particolare dopo le osservazioni dell’Ufficio parlamentare di bilancio che ha evidenziato una significativa perdita di gettito fiscale attribuita ai bonus 4.0 nei recenti anni. Questo sistema di comunicazione dettagliata è cruciale per mantenere l’integrità finanziaria dello stato e garantire che i benefici fiscali siano erogati in modo equo e trasparente.
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